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50 Top Italy premia i migliori ristoranti italiani
Vincitori delle quattro categorie: Oltre 120 euro, Osteria Francescana (Modena) dello chef Massimo Bottura; Fino a 120 euro, L’Argine Vencò (Dolegna del Collio, Gorizia) di Antonia Klugmann; Trattoria/Osteria, Antica Osteria del Mirasole (San Giovanni in Persiceto, Bologna) di Franco Cimini; Low Cost, Panificio Bonci (Roma) di Gabriele Bonci
(AGRA) – La guida online 50 Top Italy, dedicata al meglio della ristorazione italiana, ha premiato I Migliori Ristoranti Italiani 2020 in una cerimonia condotta da Federico Quaranta al Teatro Eliseo di Roma.
Quattro le categorie della guida: ristorazione Oltre 120 euro e Fino a 120 euro, Trattoria/Osteria e Low Cost. I gradini più alti dei quattro podi sono stati occupati da: Osteria Francescana (Modena) dello chef Massimo Bottura; L’Argine a Vencò (Dolegna del Collio, Gorizia), guidato da Antonia Klugmann; Antica Osteria del Mirasole (San Giovanni in Persiceto, Bologna) di Franco Cimini; Panificio Bonci (Roma) di Gabriele Bonci.
A seguire, in seconda e terza posizione, per la categoria Oltre 120 euro: Uliassi (Senigallia, Ancona) dello chef Mauro Uliassi e il ristorante St. Hubertus (San Cassiano, Bolzano) di Norbert Niederkofler; nella fascia Fino a 120 euro: Lido 84 (Gardone Riviera, Brescia) di Riccardo Camanini e 28 Posti (Milano) di Marco Ambrosino; per la categoria Trattoria/Osteria: Trippa (Milano) di Diego Rossi e Roscioli Salumeria con Cucina (Roma) dei fratelli Alessandro e Pierluigi Roscioli; in Low Cost: Anikò (Senigallia, Ancona) di Moreno Cedroni e Generi Alimentari Da Panino (Modena) di Giuseppe Palmieri.
“Ne esce – sottolineano Barbara Guerra, Albert Sapere e Luciano Pignataro, curatori del progetto firmato dal congresso di cucina d’autore Lsdm – uno spaccato della ristorazione italiana valido e veritiero. Un settore che, malgrado diverse difficoltà, risulta godere di ottima salute. Questo lo dobbiamo in primis alla fortuna di vivere in un Paese dove ogni singolo territorio custodisce un paniere di eccellenze alimentari unico e prezioso. Non a caso a essere rappresentate dalla guida sono quasi tutte le regioni italiane, dal Nord al Sud della Penisola. Il resto lo fanno il lavoro, la passione, le competenze e l’estro delle donne e degli uomini di questo comparto. La divisione in categorie della guida testimonia inoltre la volontà di proporre un progetto dalla parte del lettore”.
Sono 200 in totale, 50 per categoria, gli indirizzi recensiti da 50 Top Italy: oltre alle quattro top ten, le posizioni dalla 50ª alla 11ª annunciate nelle settimane precedenti sul sito 50topitaly.it. A dare i voti, nel pieno rispetto dell’anonimato, dell’autonomia e, ovviamente, pagando il conto, una giuria composta da 130 ispettori. Rivoluzionario il metodo di giudizio, con grande rilievo dato al servizio e all’accoglienza, elementi fondamentali di una ristorazione attenta alla propria clientela.
A ritirare il premio nel corso della serata anche i rappresentanti dei primi tre classificati (già annunciati) de I Migliori Ristoranti Italiani nel Mondo 2019, sezione internazionale della guida, curata da Guido Barendson, che ha visto trionfare il ristorante Passerini di Parigi dello chef Giovanni Passerini. Seconda e terza posizione per Don Alfonso 1890 di Toronto (Canada) e Heinz Beck Restaurant Tokyo in Giappone.
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