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Mediobanca: tra il 2010 e il 2014 la Gdo alimentare cresciuta dell’1,5%
Eurospin ha guadagnato il 48,7%, Esselunga il 10,7%, mentre Carrefour ha perso il 19,1% e Auchan-Sma il 13,7%
(AGRA) – Tra il 2010 e il 2014 il fatturato dei maggiori operatori della Gdo alimentare italiana è cresciuto dell’1,5%, ma nell’ultimo anno è sceso dell’1%. Il dato emerge da una ricerca dell’area studi di Mediobanca che ha preso in esame i bilanci di Eurospin Italia, Esselunga, Carrefour Italia, Auchan-Sma, Coop e Finiper.
Il record di crescita delle vendite dal 2010 spetta ai discount di Eurospin (+48,7%), seguita da Esselunga (+10,7%), mentre non si arresta la caduta dei gruppi francesi: dal 2010 Carrefour ha ceduto il 19,1%, Auchan-Sma il 13,7%. Anche nel 2014 Eurospin (+6,3%) è cresciuta più di Esselunga (+1,2%) e il suo fatturato (4,1 miliardi di euro) si è avvicinato a quello dei gruppi francesi (4,6 miliardi di euro). Esselunga è ancora lontana a 6,9 miliardi di euro. Le difficoltà dei gruppi francesi sono evidenti anche nella caduta dei ricavi per metro quadrato: -17,1% per Carrefour, -15,2% per Auchan-Sma.
Esselunga si conferma il gruppo più efficiente, con 16.000 euro di vendite per metro quadrato, ma la società più redditizia è Eurospin, con una redditività del capitale proprio (roe) pari nel 2014 al 24,2% contro il 13,6% di Esselunga e utili al 5,8% dei ricavi contro il 4,9% di Esselunga. I risultati di Eurospin sono in costante miglioramento dal 2010 e dal 2012 la società è più redditizia di Esselunga i cui margini economici sono invece in progressiva riduzione.
I punti di forza di Eurospin sono: veloce riciclo del magazzino (17,5 giorni), rapido pagamento dei fornitori (67 giorni), bassa incidenza dei costi del personale (5,6% del fatturato), meno della metà della media degli altri operatori. Il fatturato per addetto di Eurospin è pari al doppio di Esselunga: 650.000 euro contro 325.000. Eurospin conta 6.300 dipendenti contro i 21.100 di Esselunga.
Dal 2010 Eurospin ha cumulato utili netti per 550 milioni di euro, metà di quanto realizzato da Esselunga che ha toccato 1,1 miliardi di euro. Profondo il rosso di Carrefour: -2,4 miliardi di euro.
Il sistema delle maggiori Coop ha chiuso il 2014 con un fatturato aggregato di 11,2 miliardi di euro, in perdita operativa (-0,2% il margine operativo netto sul fatturato), ma con un risultato corrente (2,6% del fatturato), grazie al contributo della gestione finanziaria (2,8% del fatturato). Sei delle undici società dell’aggregato Coop hanno chiuso il 2014 con una perdita operativa. Coop Liguria è stata la migliore (margine operativo netto al 2,7% del fatturato). In cinque anni l’aggregato delle Coop ha cumulato utili per 53 milioni di euro, rivenienti da proventi finanziari netti per 1.036 milioni di euro, margini industriali per 136 milioni di euro e proventi non ricorrenti per 194 milioni di euro, a fronte di svalutazioni finanziarie per 814 milioni di euro e imposte per 499 milioni di euro. Unicoop Firenze è la cooperativa di maggiori dimensioni (2,7 miliardi di euro) e quella più efficiente (13.800 euro per metro quadrato). Dal 2016 è operativa Coop Alleanza 3.0, fusione di tre precedenti cooperative, con ricavi stimati in 5 miliardi di euro. I finanziamenti da soci sono in recupero del 2,5%, dai 10,8 miliardi di euro del 2013 agli 11,1 miliardi di euro del 2014; le consistenze maggiori sono raccolte da Coop Adriatica (2.284 milioni di euro) e Unicoop Firenze (2.149 milioni di euro). Il portafoglio degli investimenti finanziari è pari a 10,7 miliardi di euro, composto da titoli non immobilizzati per 7,3 miliardi di euro (+12,4% sul 2013, di cui 3,5 miliardi di euro in titoli di stato e 2,5 miliardi di euro in obbligazioni), partecipazioni per 2,1 miliardi di euro e titoli immobilizzati per 1,3 miliardi di euro. Le disponibilità sono pari a 2 miliardi di euro (-1,1% sul 2013).
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