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Un unico programma per la promozione di latte e frutta nelle scuole
Destinato non solo alla distribuzione dei prodotti ma all’educazione alimentare. A Bologna nasce il parco a tema Fico
(AGRA) – Il nuovo programma europeo per l’educazione alimentare nelle scuole riunisce i due programmi attivi da anni, quello per la diffusione del consumo di latte (partito nel 1977) e quello dedicato alla frutta (avviato trent’anni dopo, nel 2007). Un’importante novità è l’introduzione di attività per riavvicinare i bambini all’agricoltura (finanziabili al massimo con il 15% delle risorse disponibili, circa 4 milioni di euro l’anno per sette anni), non limitando quindi il programma alla mera distribuzione di prodotti. Saranno introdotte iniziative quali la visita ad una fattoria (fattorie didattiche), la degustazione di prodotti agricoli e la distribuzione di una più ampia gamma di alimenti (ad esempio non solo latte ma anche prodotti lattiero caseari).
Il nuovo programma è stato al centro del convegno “La buona tavola si impara a scuola – Gli strumenti europei a sostegno della cultura agroalimentare per i più piccoli e le proposte dell’Emilia Romagna” promosso da Fico (Fabbrica Italiana Contadina) Eatalyworld e Caab (Centro Agroalimentare Bologna).
La risoluzione approvata dal Parlamento europeo lo scorso marzo prevede nel nuovo programma comunitario un quadro giuridico e finanziario unico per i due programmi esistenti e che il nuovo programma contribuisca a insegnare ai giovani cittadini il gusto degli alimenti e la loro origine, migliorando anche le relazioni dirette tra produttori e consumatori.
In Italia i programmi per l’educazione alimentare sono finanziati con circa 25 milioni di euro l’anno. La grande novità è che ogni Paese potrà decidere l’entità delle risorse da destinare alla diffusione del latte, della frutta e della verdura, tenendo conto della propria vocazione produttiva e della tradizione alimentare nazionale.
L’Unione europea finanzia con 150 milioni di euro l’anno per sette anni il programma Frutta nelle scuole (e destina all’Italia 16,7 milioni di euro l’anno) e con 100 milioni di euro l’anno il programma Latte nelle scuole (8 milioni di euro l’anno all’Italia).
All’interno del Caab, il mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Bologna, è in fase di realizzazione su un’area di 80.000 metri quadrati Fico Eatalyworld, la Disneyland del cibo made in Italy, un parco divertimenti del cibo voluto da Oscar Farinetti, patron di Eataly, che dovrebbe aprire a metà 2017 e mira ad intercettare un ampio bacino dei turisti alimentari.
Fico (Fabbrica Italiana Contadina) sta per lanciare una fondazione per l’educazione alimentare, la Fico foundation for education, una fondazione di partecipazione che dovrebbe coinvolgere anche due ministeri e non sarà legata solo alle attività di Fico ma si candida ad un’operatività nazionale ed europea.
“Fico – ha spiegato Tiziana Primori, amministratore delegato di Fico Eataly World – accompagnerà i giovani di tutto il mondo in un viaggio del sapere dentro le filiere agroalimentari italiane e oltre a questo ha voluto accanto a sé un ente che abbia come scopo primario proprio l’educazione alimentare. Una Fondazione per l’Educazione che coltivi i valori che saranno quotidianamente messi in pratica all’interno del Parco e con l’obiettivo specifico di veicolare, attraverso l’attività di formazione e promozione culturale, i valori legati al cibo e alla dieta mediterranea, alla cultura enogastronomica italiana, al corretto stile di vita e di alimentazione, alla conoscenza delle tradizioni e della storia dell’agricoltura”.
“Fico – ha dichiarato Paolo De Castro, coordinatore S&D della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo – è tra le eredità concrete di Expo e il nostro impegno è farne un luogo che non sia solo celebrazione del buon cibo ma anche un parco a tema sull’educazione alimentare, da sempre uno dei focus nell’azione della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Recentemente, con i colleghi eurodeputati abbiamo approvato e rinnovato il programma di distribuzione di frutta e latte nelle scuole primarie. L’obiettivo del nuovo programma è quello di abituare i più giovani a sane abitudini alimentari, a conoscere e valorizzare i prodotti e così a ridurne lo spreco”.
“Con il nuovo Piano di sviluppo rurale – ha affermato l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli – abbiamo destinato 700mila euro a progetti di educazione alimentare e alla sostenibilità realizzati dalle fattorie didattiche. Convinti che la buona tavola si impari a scuola, ma anche nei campi, vedendo e toccando con mano quanto i nostri agricoltori fanno per garantire cibo sano, sicuro e di qualità”.
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