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La pizza artigianale a lenta lievitazione di Berberè arriva a Roma
Il settimo locale della catena ideata dai fratelli Matteo e Salvatore Aloe aperto in via Mantova 5, nei pressi del Macro
(AGRA) – Berberè, l’insegna dedicata alla pizza artigianale a lenta lievitazione ideata nel 2010 a Bologna dai fratelli Matteo e Salvatore Aloe, è arrivata a Roma. Il nuovo locale è aperto al pubblico dall’8 giugno in via Mantova 5, nel quartiere Nomentano, a pochi passi dal Macro – Museo d’Arte Contemporanea, tutte le sere dalle 19.00 alle 23.30 e a pranzo il sabato e la domenica dalle 12.30 alle 14.30.
La “terza via della pizza”, così com’è stata definita quella di Berberè, è ottenuta con farine semintegrali biologiche macinate a pietra, lievito madre vivo rinfrescato ogni giorno e lenta fermentazione (24h). Divisa in 8 fette, si caratterizza per una lavorazione non sottile dell’impasto che permette un pieno sviluppo degli alveoli, per una pasta leggera dentro e croccante fuori. Una pizza non gourmet servita in un locale che mixa sapore vintage e contemporaneità per un’esperienza culinaria semplice e conviviale.
Il locale romano – così come le altre 6 pizzerie Berberè di Castel Maggiore, Bologna, Firenze, Torino, Milano e Londra (Radio Alice) – propone un menù stagionale composto da quindici pizze (con una particolare attenzione per le proposte vegetariane) realizzate con l’impiego di prodotti, molti dei quali certificati biologici, provenienti da contadini e allevatori scelti secondo parametri di lavoro, di impiego della terra, di lavorazione delle materie prime a “zero compromessi”. Così nella farcitura della pizza vengono utilizzati il Pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto, il Fiordilatte bio Querceta, le carni della Macelleria Zivieri di Monzuno, i capperi di Salina, la bufala bio Ponterè di Cancello di Arnone. Presenti anche alcuni presidi Slow Food e prodotti Libera.
Per le pizze prezzi popolari: si parte da 5,90 € per una pizza pomodoro, aglio e prezzemolo ad un massimo di 13,50 € per quelle riccamente farcite con salumi. Anche a Roma, uno dei punti di forza è la formula condivisione, che permette di provare più pizze, servite un po’ alla volta tra i commensali. Ad accompagnare le pietanze un ruolo importante spetta alla proposta delle bevande con birre tutte artigianali e con un’accurata carta di vini, proposti sia al calice che in bottiglia, composta da etichette nate da agricoltura biologica e biodinamica.
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