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Global Risks Report 2016 del World Economic Forum
Probabilità, potenziale impatto e interconnessioni dei rischi globali nel prossimo decennio
(AGRA) – Il Global Risks Report 2016 curato dal World Economic Forum ha evidenziato che il rischio con il maggior potenziale di impatto nel 2016 è la carenza di interventi atti a mitigare il cambiamento climatico e il rispettivo adattamento. Dalla prima edizione del Report nel 2006, è la prima volta che un rischio ambientale conquista il primo posto in classifica.
Il fallimento delle politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico ha un potenziale negativo maggiore rispetto alle armi di distruzione di massa (2° posto), alle crisi idriche (3° posto), alle migrazioni involontarie su larga scala (4° posto) e ai forti shock dei prezzi delle fonti energetiche (5° posto).
Ben 750 esperti hanno valutato 29 diversi rischi globali esaminando il loro impatto e la loro probabilità di verificarsi nei prossimi dieci anni.
Per la prima volta in 11 anni il rapporto presenta un panorama di rischio così diversificato. Nella top 5 dei rischi con il maggior potenziale di impatto sono rappresentate ben quattro diverse categorie: ambientale, geopolitica, sociale ed economica.
“Il cambiamento climatico – ha dichiarato Cecilia Reyes, chief risk officer di Zurich Insurance Group, che ha contribuito allo sviluppo del Global Risks Report – sta acuendo più rischi che mai in termini di crisi idriche, scarsità di prodotti alimentari, ridotta crescita economica, debole coesione sociale e accresciuti rischi di sicurezza. Nel frattempo, a causa dell’instabilità geopolitica, le imprese stanno affrontando cancellazioni di progetti, revoche di licenze, interruzioni della produzione, danni ai beni aziendali e limitazioni dei movimenti transfrontalieri di capitali. I conflitti politici, a loro volta, rendono ancora più insormontabile la sfida del cambiamento climatico, riducendo i potenziali per una cooperazione politica, nonché deviando risorse, innovazioni e tempo dalla resilienza e prevenzione del cambiamento climatico”.
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