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Vendite al dettaglio: +1,2% ad ottobre, volumi in calo dello 0,5% nei primi dieci mesi del 2016
In valore dall’inizio dell’anno gli ipermercati segnano -0,3%, i supermercati +0,1%, i discount +2,1%
(AGRA) – A ottobre 2016, secondo le rilevazioni dell’Istat, le vendite al dettaglio hanno registrato un incremento congiunturale pari all’1,2% sia in valore sia in volume, con andamenti simili per i due principali settori: le vendite di beni alimentari aumentano dell’1,1% in valore e dell’1,2% in volume; quelle di prodotti non alimentari crescono dell’1,3% in valore e dell’1,2% in volume.
Nonostante la forte crescita congiunturale registrata a ottobre, nella media del trimestre agosto-ottobre 2016 l’indice complessivo delle vendite al dettaglio diminuisce dello 0,2%, sia in valore sia in volume, rispetto al trimestre precedente a causa di una diminuzione dello 0,4% per le vendite di prodotti alimentari e dello 0,1% per le vendite di prodotti non alimentari.
Rispetto a ottobre 2015, le vendite diminuiscono complessivamente dello 0,2% sia in valore sia in volume. I prodotti alimentari calano dello 0,4% in valore e registrano una variazione nulla in volume. I prodotti non alimentari diminuiscono sia in valore (-0,2%), sia in volume (-0,4%). Tra i prodotti non alimentari, il maggiore incremento tendenziale riguarda il gruppo Mobili, articoli tessili, arredamento (+1,8%), mentre il calo più rilevante si registra per il gruppo Generi casalinghi, durevoli e non durevoli (-2,1%).
Rispetto a ottobre 2015 l’Istat osserva un aumento del valore delle vendite per la grande distribuzione (+0,8%) e una flessione per le piccole superfici (-1%).
Rispetto a settembre 2016, le vendite di prodotti alimentari aumentano dell’1,1% in valore e dell’1,2% in volume, mentre le vendite dei prodotti non alimentari aumentano dell’1,3% in valore e dell’1,2% in volume.
Nel complesso dei primi dieci mesi del 2016, le vendite al dettaglio sono stabili in valore e segnano un -0,5% in volume rispetto al periodo gennaio-ottobre 2015. I prodotti alimentari segnano un +0,1% in valore e sono stabili in volume, mentre i prodotti non alimentari perdono lo 0,1% in valore e lo 0,7% in volume. La grande distribuzione guadagna complessivamente lo 0,6% in valore (+0,5% sia per l’alimentare sia per il non food), mentre le piccole superfici perdono lo 0,6% (-1,1% l’alimentare, -0,3% il non food). Gli esercizi specializzati segnano un +2% in valore, quelli non specializzati un +0,3% (+0,3% sia per quelli a prevalenza alimentare sia per quelli a prevalenza non alimentare). Gli ipermercati segnano -0,3%, i supermercati +0,1%, i discount +2,1%.
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