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Export alimentare da record nel 2016: 38 miliardi di euro (+3%)
Secondo le stime della Coldiretti, vino +3%, ortofrutta fresca +4%, formaggi +7%, olio +6%, salumi +8%
(AGRA) – Da una proiezione della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi nove mesi del 2016 emerge che lo scorso anno il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani ha segnato il record storico raggiungendo quota 38 miliardi di euro grazie a una crescita del 3% rispetto al 2015.
Quasi i tre quarti delle esportazioni – sottolinea la Coldiretti – interessano i Paesi dell’Unione europea con il mercato comunitario che aumenta il proprio peso grazie a un incremento del 4%, ma il made in Italy alimentare continua a crescere su tutti i principali mercati, dal Nord America all’Asia fino all’Oceania. Solo in Russia l’export continua a soffrire pesantemente gli effetti dell’embargo Ue, peraltro prorogato per altri sei mesi: si stima una perdita complessiva di oltre 10 miliardi di euro da quando, nell’agosto 2014, la Russia ha decretato come contromisura l’embargo totale per importanti prodotti agroalimentari quali frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, pesce.
Secondo le stime della Coldiretti, il prodotto italiano più acquistato all’estero si conferma il vino (per un valore di 5,6 miliardi di euro e una crescita del 3%) davanti all’ortofrutta fresca (5 miliardi di euro e +4%), ai formaggi (2,4 miliardi di euro e +7%) e all’olio che fa segnare un +6%. Balzo in avanti anche dai salumi con un +8%.
Analizzando le performance dei prodotti nei singoli Stati si scoprono aspetti sorprendenti – evidenzia Coldiretti – a partire dal successo del vino in casa degli altri principali produttori, con gli acquisti che crescono in Francia (+5%), Stati Uniti (+3%), Australia (+14%) e Spagna (+1%). Coldiretti sottolinea che in Francia, patria dello Champagne, lo spumante italiano fa addirittura segnare un incremento in doppia cifra, pari al +57%. Oltre al vino, i francesi gradiscono anche il formaggio italiano, le cui vendite sono cresciute dell’8%, ma i latticini vanno forte anche in Cina (+34%). Sempre in Cina trionfa anche la pasta che registra un +16%.
Ottimi risultati anche dalla birra che conferma la crescita nei Paesi nordici, dalla Germania (+6%), alla Svezia (+7%), fino ai pub della Gran Bretagna (+3%), con un vero e proprio exploit nell’Irlanda della Guinness (+31%). Bene anche salumi e prosciutti che spopolano in terre di salsicce come la Germania (+9%) e di hamburger come gli Stati Uniti (+19%), in quest’ultimo caso grazie anche al superamento del blocco durato 15 anni delle esportazioni negli Usa.
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