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Lo Scoiattolo corre veloce
Terzo produttore italiano di pasta fresca, con una media di 70 tonnellate al giorno e 40 milioni di euro di fatturato, per il 65% dall’export
(AGRA) – Una stima di quaranta milioni di euro di fatturato per il 2020, 65% di produzione esportata, 70 tonnellate di pasta fresca prodotte al giorno, presenza negli scaffali del principali retailer del mondo, tra cui Costco, Sainsbury’s, Aldi, Leclerc, Mercadona, Carrefour, una crescita a due cifre negli ultimi anni: sono questi i numeri del Raviolificio Lo Scoiattolo che posizionano l’azienda in Italia al terzo posto tra i player della pasta fresca.
Già questi numeri sono sorprendenti, ma l’aspetto più interessante sta nel fatto che Lo Scoiattolo è un’azienda “tenacemente” familiare. Nel 2016, infatti, dopo quattro anni di partecipazione di un fondo d’investimento attraverso un aumento di capitale, la famiglia Di Caro/Belletti ha riacquisito le quote detenute dal fondo (42%) tornando così unico proprietario del Raviolificio. Oggi a guidare l’azienda sono due giovani, Massimiliano e Matteo Di Caro, rispettivamente direttore generale e direttore commerciale estero. La storia dell’azienda è stata ripercorsa durante una conferenza stampa da Massimiliano Di Caro: tutto parte da Nonna Ebe che in un piccolo laboratorio artigianale realizzò i primi abbinamenti di sapori, per arrivare alle scelte produttive e agli investimenti che hanno portato alla realtà industriale di oggi con 9 linee di produzione e un prossimo investimento di alcuni milioni di euro per l’ampliamento dello stabilimento in un’area contigua di 7.000 metri quadrati. I punti di forza dello Scoiattolo si basano su sostenibilità e trasparenza: sostenibilità a partire dal packaging che utilizza per le confezioni plastica riciclata al 70% e per le etichette carta riciclata al 100%; trasparenza per quanto riguarda i prodotti utilizzati con uova fresche di categoria A e grano duro italiani. Altro elemento su cui si basa il forte sviluppo del Raviolificio è la velocità e la capacità di rispondere alle sollecitazioni esterne tipiche dello scoiattolo da cui prende il nome. Così sono centinaia le ricettazioni realizzate nello stabilimento di Lonate Ceppino (Varese) per far fronte alle richieste, anche particolari, dei responsabili dei gruppi della distribuzione straniera.
“Ci arrivano richieste in qualche modo sorprendenti – afferma il responsabile export Matteo Di Caro – così dagli States ci hanno chiesto Ravioli burrata, pomodorini semi-dry e peperoncino e Ravioli con formaggio di capra e cipolle caramellate. Inoltre, una catena degli Stati Uniti ci ha chiesto dei Ravioli al Parmigiano Reggiano denominati Alfredo”, come il nome delle famose Fettuccine di Alfredo alla Scrofa, ristorante di Roma dove sono nate e divenute famose per la frequentazione del locale da parte di star del cinema come Gregory Peck e Audrey Hepburn. Una bella storia che si collega alla storia dello Scoiattolo che attraversa l’oceano per arrivare sulle tavole degli americani.
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