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SDA – Poste Italiane penalizza librerie e piccoli editori a favore di Amazon e giganti dell’online
Nei giorni 14 e 15 dicembre Agra Editrice ha fatto partire 15 libri con PosteDeliveryBusiness (praticamente il corriere SDA di Poste Italiane) che alla data del 21 dicembre erano ancora nel magazzino di partenza a Roma; ovviamente ha dovuto rispondere a reclami e proteste di clienti infuriati che avevano pagato anticipatamente (alcuni libri erano regali per il Natale). Agra Editrice ha quindi scritto a Poste Italiane e la risposta per email testuale è stata: “Salve Sig. Auricchio, le spedizioni in questo periodo subiscono tutte dei rallentamenti. Quest’anno in particolare, i magazzini sono completamente intasati tant’è che da qualche giorno non ritiriamo più. A causa del Covid, moltissima gente che comprava c/o i negozi, ha acquistato on-line, tutto ciò ha creato un enorme aumento delle spedizioni in questo periodo e il network non è in grado di far fronte a questi numeri. Mi spiace, ma non sono in grado di dirle quando saranno messe in partenza”. Ovviamente è stato obiettato che PosteDeliveryBusiness “ha ritirato e noi abbiamo pagato, non è possibile che la consegna venga fatta con questi ritardi“ aggiungendo: “ora (18,32 del 21/12/2020) abbiamo fatto per prova un ordine di un libro ad Amazon; la consegna prevista è per il 23 dicembre. E’ evidente che i corrieri come SDA si sono impegnati con i grandi gruppi dell’online e lasciano indietro i piccoli editori.”
Ed ecco il colpo di scena: proprio SDA il giorno 23 alle ore 12 ha consegnato il libro ordinato. Senza parole!
A questo punto si capisce perché editori e librerie sono penalizzati da Amazon; i loro libri vengono fatti giacere nei magazzini mentre quelli di Amazon vengono consegnati. E la cosa è ancora più grave perché a discriminare i piccoli editori è proprio una società di Poste Italiane.