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Coop si conferma leader della Gdo in Italia con una quota di mercato del 18,7%
Fatturato 2015 a 12,5 miliardi di euro. Marco Pedroni confermato presidente di Coop Italia
(AGRA) – In un contesto economico ancora complesso dove da un lato aumenta la concorrenza e dall’altro accelera la metamorfosi dei consumatori, sempre più liquidi e infedeli alla caccia di opportunità di convenienza, il sistema Coop tiene chiudendo il 2015 con un fatturato di 12,5 miliardi di euro e una quota di mercato del 18,7%, confermandosi così leader della grande distribuzione in Italia. La redditività complessiva dell’aggregato delle grandi Coop è migliorata arrivando a 144 milioni di euro dai 3,6 milioni di euro del 2014.
Coop sottolinea che nel 2015, in linea con la missione cooperativa, ha rafforzato la strategia sulla convenienza, anche a scapito dei margini sulle merci, strategia nella quale è fondamentale l’apporto del prodotto a marchio Coop che ha inciso sulle vendite totali per oltre il 26% a valore (dato stabile rispetto al 2014) e per il 33% a volume.
“Siamo di fronte – ha commentato Marco Pedroni, confermato presidente di Coop Italia dall’assemblea dei soci con il secondo mandato – a una sfida che come Coop vogliamo e dobbiamo affrontare rilanciando la nostra strategia del “cibo buono e sicuro per tutti”, guardando a quel 40% di famiglie che continua ad avere difficoltà economiche, ma anche al restante 60% con migliori possibilità che richiede comunque di migliorare il rapporto tra il prezzo e la qualità dei prodotti. Per farlo dobbiamo migliorare l’efficacia della nostra offerta commerciale, sviluppare innovazione e ridurre i costi. Manterremo alto il presidio sulla convenienza senza perdere di vista i valori della qualità e della sicurezza, rinnoveremo profondamente il prodotto a marchio Coop e continueremo a lavorare sul versante dell’innovazione non dimenticando l’esperienza avviata un anno fa in Expo. L’assemblea annuale di bilancio ha anche deliberato la fusione in Coop Italia di Ccna, il Consorzio della logistica non food di Coop, ponendo così le basi di una migliore efficienza ed efficacia di Coop sul non food”.
Coop evidenzia che anche i primi sei mesi del 2016 hanno registrato una stagnazione dei consumi e difficoltà per l’intero comparto della grande distribuzione che si riversano sull’andamento negativo delle vendite. Una situazione in cui è necessario, sostiene Coop, non mollare la presa sul tema dell’efficienza e del differenziale dei costi contrattuali del lavoro tra i diversi operatori (la partita del rinnovo del Ccnl cooperativo è ancora aperta). Il mantenimento della buona occupazione, anche al Sud dove molti distributori hanno abbandonato, è frutto di importanti sacrifici.
Nonostante le difficoltà, la strategia di Coop rimane quella tracciata e anzi viene rafforzato il presidio sulla convenienza. È stato annunciato il nuovo corso del prodotto a marchio Coop riformulato nelle sue linee e in fase di lancio a partire dal prossimo settembre.
Positiva l’alleanza internazionale con Leclerc, Delhaize e Rewe nella centrale di acquisto europea Coopernic che sul versante della relazione con i grandi fornitori sta generando significativi risparmi. È stata anche positivamente avviata l’attività di negoziazione e acquisto comune di prodotti private label dei diversi partner.
Sul versante sociale continua a crescere la base che ha superato gli 8,5 milioni di soci e si confermano le principali iniziative sia con il mondo della scuola (i percorsi di educazione al consumo consapevole nel 2015 hanno coinvolto circa 268.000 studenti e oltre 15.000 insegnanti), che sul versante lotta allo spreco (donate 5.143 tonnellate di merce per un valore complessivo pari a 24 milioni di euro). Il 2015, anno di Expo, ha visto convogliare in quell’ambito anche queste iniziative con gli oltre 11.000 ragazzi impegnati nelle attività dell’aula del futuro a fronte degli oltre 1,7 milioni di visitatori del Future Food District e l’accordo con Caritas e il Refettorio ambrosiano per la donazione delle eccedenze del supermercato del futuro allestito ad Expo, pari a 18 tonnellate di merce.
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