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I 250 ristoranti a tema italiano di Vapiano a Love & Food Restaurant
Ma in Italia qualcuno ha studiato il dossier? Forse si è persa un’occasione
(AGRA) – Vapiano, fondata ad Amburgo nel 2002, è un’insegna tedesca che ha fatto la sua fortuna proponendo ai clienti una ristorazione a tema italiano. Sia l’insegna che il menù riportato nel sito https://de.vapiano.com/en/imprint/ sono in lingua italiana. Vapiano inizialmente ha registrato crescita e successo in tutto il mondo, arrivando ad inaugurare ristoranti anche negli Stati Uniti. Con 230 locali l’azienda si è quotata in Borsa nel 2017 con un prezzo di emissione di 23 euro. Ma gli anni che seguirono furono critici: troppo rapida (in contraddizione con la denominazione della società!) ma costosa è stata l’espansione mondiale e, con l’aumento delle vendite, le perdite sono state sempre maggiori (più di 100 milioni di euro nell’esercizio 2018) con quotazioni azionarie in calo. All’inizio del 2020 le azioni sono crollate sotto i 2 euro. Poi è arrivata la pandemia e ad aprile Vapiano Se ha presentato istanza di insolvenza.
Vapiano viene quindi rilevata da Love & Food Restaurant Holding, società fondata da un gruppo di operatori del canale Horeca: Henry McGovern, co-fondatore ed ex amministratore delegato dell’Amrest Restaurant Group; Sinclair Beecham, co-fondatore di Pret a Manger; Vincent van der Valk, principale albergatore olandese e master franchising di Vapiano per i Paesi Bassi e il Belgio; Gregor Gerlach, co-fondatore di Vapiano e proprietario del Seaside Hotel Group; Mario C. Bauer, ex membro del consiglio di amministrazione di Vapiano. Tutti gli azionisti hanno deciso di riportare Vapiano tra i principali operatori europei nel fast-casual dining.
Il nuovo ceo di Vapiano sarà Alan Laughlin, mentre Monika Czyz dirigerà la divisione operations come coo. Il team è completato da Hassan Mechmechani, chief franchising and development officer; Pawel Szczepaniak, cio for information technology & digital; Alexander Eberl, vice president of mergers & acquisitions.
Love & Food Restaurant Holding ha deciso di affidare la guida della società a specialisti del foodservice di livello internazionale a partire dal ceo Alan Laughlin, già alla guida di importanti insegne di fast food e casual dining in Europa e negli Stati Uniti. Di recente è stato presidente di Burger King per Amrest. Laughlin è supportato dal coo Monika Czyz, di recente nomina, che è stata presidente di Pizza Hut nell’ambito di Amrest, catena che conta 440 ristoranti in tutta Europa. Hassan Mechmechani, con una profonda conoscenza dei punti di forza e debolezza di Vapiano e molta esperienza negli affari internazionali, è il responsabile del franchising e dello sviluppo internazionale. Il cio Pawel Szczepaniak si concentrerà su innovazioni digitali nei ristoranti e nell’area del take-away basate sui dati personalizzati dei clienti. Alexander Eberl, vicepresidente che completa il quintetto del management, sarà responsabile della crescita esterna.
Per il 2021 il nuovo team si è posto obiettivi importanti. “Vogliamo coinvolgere i nostri clienti in tutto il mondo e annunciare una nuova era di Vapiano. Soprattutto in tempi di pandemia Covid-19, questo è il nostro sforzo più importante per garantire il successo a lungo termine”, ha spiegato il neo ceo Laughlin. Vapiano vuole migliorare ed espandere i propri sforzi nell’area della digitalizzazione e dei servizi di consegna e take-away. Inoltre, il team sta lavorando sul concept di fast-casual apportando elementi di design innovativi per soddisfare le esigenze e i desideri dei clienti.
Questa è la notizia, seguita da una nostra riflessione. Non sappiamo se l’operazione Vapiano sia stata seguita da qualcuno in Italia, siano esse aziende del settore alimentare o gruppi della ristorazione, tra questi Cremonini e Autogrill, ma non solo. Eppure essere della partita sarebbe stato importante non solo per essere presenti in un’azienda che conta per ora 250 locali a tema italiano nel mondo con possibilità di forte sviluppo, ma soprattutto per entrare in relazione con alcuni importanti operatori internazionali (si pensi che solo Amrest conta nel mondo 2.200 locali con diverse insegne). Forse in futuro guardare fuori dal nostro orticello ci eviterà di perdere importanti occasioni.
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