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Il rapporto fra consumatore e catene retail nella ricerca “Sintesi dell’Indagine”
Ampiezza di gamma e qualità dei prodotti restano due aspetti fondamentali ma cresce in modo esponenziale l’attenzione alla disponibilità e alla preparazione degli addetti alle vendite
(AGRA) – I dati che emergono dalla “Sintesi dell’Indagine” – analisi dei dati raccolti ed elaborati in occasione dell’iniziativa “Insegna dell’Anno 2017-2018” – raccontano di un consumatore in costante evoluzione, che se mantiene l’obiettivo primario sempre sulla qualità dei prodotti è contestualmente alla ricerca di un rapporto di fiducia con il proprio punto vendita, a volte anche a discapito del prezzo.
Ci sono naturalmente alcune differenze da settore a settore. Nel comparto “Abbigliamento e Intimo” ad esempio, un po’ a sorpresa, la percentuale di voti più elevata riguarda l’abbigliamento maschile: ben il 46% dei consumatori coinvolti ricerca una buona qualità nell’offerta, mentre per il 38% è fondamentale la reperibilità degli articoli di intimo e lingerie e solo al 22% interviene la variante prezzo (sempre legata all’abbigliamento maschile). Il dato più rilevante che emerge dal settore dell’abbigliamento bambino è l’importanza della sinergia fra e-commerce e negozio fisico; ben il 14% dei consumatori infatti acquista online ma si appoggia poi a un negozio tradizionale per il ritiro o l’eventuale cambio.
L’aspettativa maggiore dei consumatori per quanto riguarda i negozi di “Accessori e Luxury” (che comprendono le catene di calzature, borse, gioielleria e ottica) è legata alla gamma. Per ben il 48% dei consumatori è fondamentale che il negozio di calzature abbia un assortimento ampio in store e che i prodotti abbiano un buon rapporto qualità/prezzo. Per il 33% dei consumatori è fondamentale che i negozi di gioielleria e bigiotteria curino l’esposizione, è uno dei fattori che determinano le scelte di acquisto. Infine quasi un quinto dei consumatori (19% per l’esattezza) acquista borse e accessori online e non ritiene il negozio fisico un fattore determinante per l’acquisto.
Il rapporto qualità/prezzo diventa invece fondamentale nell’ambito delle categorie “Cura della casa e persona” che raggruppa le catene di profumerie, erboristeria/benessere e drugstore. In questo settore il 46% degli acquirenti analizza in prima battuta il rapporto qualità prezzo, al secondo posto (40%) si colloca l’importanza di un’ampia selezione di prodotti (riferita primariamente ai drugstore) e infine le iniziative e le offerte speciali in profumeria che “pesano” per il 14% dei consumatori. Discorso a parte invece per il settore delle erboristerie e benessere dove la qualità dei prodotti è il fattore principale di acquisto per il 17% degli utenti.
Il settore dell’elettronica vive una realtà diversa dalle altre merceologie. Punto di riferimento insostituibile per i consumatori resta Amazon, il più grande sito di e-commerce a livello mondiale, in Italia viene utilizzato dal 59% dei consumatori per gli acquisti e solo per il 18% è importante che un negozio tradizionale sia associato a un sito web. Una rilevanza abbastanza significativa (16%) è data dalle offerte o iniziative speciali legate alle categorie dei Cd-Dvd e Videogiochi.
Il settore “Entertainment” (che accorpa le catene retail di giocattoli, librerie e negozi di articoli sportivi e del tempo libero) conferma che per il settore giocattoli il 46% dei consumatori richiede una selezione ampia dell’offerta; nelle librerie per il 45% degli acquirenti è fondamentale la competenza degli addetti, nel mondo degli articoli sportivi e outdoor la reperibilità degli articoli gioca il ruolo primario con il 43% delle preferenze.
Anche il settore “Mondo Casa e Auto” offre dati di valutazione interessanti. Per gli acquirenti di auto e moto il fattore determinante resta l’affidabilità e la sicurezza nell’acquisto (14%); per tutto ciò che concerne invece il mondo della casa e dell’arredamento l’universo si fa più complesso e si va da una percentuale del 52% di acquirenti che ritiene fondamentale la competenza degli addetti nelle catene di bricolage, per il 47% resta determinante la qualità dei prodotti per la casa e il 27% esige informazioni esaurienti e dettagliate sui siti web legati ai prodotti di arredamento.
Ma è nell’universo del “Grocery food e non food” (che assimila supermercati, negozi di prodotti per animali oltre alla categoria carburanti e stazioni di servizio) che i consumatori si esprimono in forza. La qualità resta il valore imprescindibile nei supermercati (52%) seguito dall’importanza dei volantini porta a porta degli iper e dei supermercati (44%). Per quanto riguarda i negozi per animali la caratteristica più importante resta quella della competenza degli addetti (51%) e la possibilità di fare acquisti online (16%). La leva del prezzo è invece il fattore competitivo per il comparto dei carburanti e delle stazioni di servizio.
Nel mondo della “Ristorazione e del Fuoricasa” il fattore più importante che il consumatore cerca nella ristorazione servita è la buona qualità dei prodotti (69%), per il 44% è essenziale la cortesia degli addetti alla caffetteria e sempre un’elevata percentuale (43%) è esigente nella rapidità di pagamento alle casse (nella ristorazione veloce). Per circa il 20% degli acquirenti è invece importante (nelle gelaterie e yogurterie) la varietà dell’assortimento.
Questa è solo una panoramica, un estratto dei dati riportati nel fascicolo che propone, per ogni ambito merceologico, analisi approfondite e commenti di operatori del settore. Uno strumento importante per i retailer che hanno come primo obiettivo la soddisfazione del cliente per il flusso di informazioni che fornisce, unito a spunti e suggerimenti per migliorare la propria attività e avviare interventi sempre più efficaci.
L’elaborazione dei dati è curata da Q&A mentre la pubblicazione della ricerca è realizzata da Largo Consumo. Il Premio “Insegna dell’Anno” è rappresentato in Italia da SEIC-Studio Orlandini e per questa edizione ha raccolto oltre 320.000 (+3,5% rispetto all’anno precedente) valutazioni valide da parte dei consumatori per quanto riguarda i punti vendita tradizionali mentre sono state 52.000 quelle relative agli acquisti web.
Il fascicolo “Sintesi dell’Indagine” è realizzato da Largo Consumo e la versione digitale è disponibile a questo link: http://www.largoconsumo.info/dettaglio_notizia?notizia=Insegna-dell%27Anno-2017-18:-la-sintesi-dell%27indagine&documentId=251117
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