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Industria alimentare: nei primi 9 mesi del 2017 export oltre i 23 miliardi di euro
Forte espansione in Russia (+31,2%) e Brasile (+35,2%) ma è ferma in Germania, principale mercato di sbocco
(AGRA) – Nei primi nove mesi del 2017 l’industria alimentare italiana ha registrato esportazioni per 23.273,6 milioni di euro, segnando un incremento del 6% rispetto al periodo gennaio-settembre 2016, un dato leggermente inferiore al +6,2% dei primi otto mesi del 2017.
I primi tre trimestri del 2017 – evidenzia Federalimentare – confermano, a dispetto dell’embargo, la forte espansione in Russia (+31,2%), affiancata, in varia misura, da Brasile (+35,2%), Cina (+19,9%), Turchia (+22,6%), Portogallo (+27,5%), Ungheria (+21,7%), Israele (+15,4%) e Spagna (+14,6%). Con quote assolute più ridotte, sono comunque brillanti le dinamiche di Cile (+60,5%), Lituania (+36,7%), Lettonia (+27%), Algeria (+20%), Indonesia (+33,4%), Sud Africa (+16,7%), Ucraina (+19,5%), Lussemburgo (+17,3%) e Messico (+16,7%).
Fra i grandi sbocchi dell’export alimentare italiano, si consolidano le spinte espansive di Stati Uniti (+6,7%), Francia (+8,2%) e, in misura minore, del Regno Unito (+3,3%) e si conferma stagnante la dinamica del principale sbocco, la Germania (+0%). L’Unione europea segna complessivamente un +5,6%, in leggera crescita rispetto al trend dei primi otto mesi del 2017, ma inferiore alla media generale di settore.
La forte crescita della Russia (+31,2%) si lega in gran parte alla spinta dei settori enologico (+61,9%), oli e grassi (+22%) e caffè (+28,9%), la sostanziale tenuta del mercato Usa (+6,7%) soprattutto a trasformazione degli ortaggi (+22%), dolciario (+18,73%) e acquaviti e liquori (+15%), la spinta di un mercato maturo come la Francia (+8,2%) si deve in gran parte alle performance di lattiero-caseario (+15,5%), caffè (+11,4%) e dolciario (+16,1%), il trend del Regno Unito (+3,3%) si lega in buona parte al lattiero-caseario (+10,3%) e all’enologico (+6,3%).
Federalimentare sottolinea comunque che, diversamente dal 2016, la dinamica dell’export di settore continua a risultare inferiore a quella dell’aggregato nazionale che periodo gennaio-settembre 2017 ha segnato un +7,2% rispetto al +6% dell’industria alimentare.
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