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L’8 luglio a Roma torna Bererosa
In presenza, dalle 17.00 alle 24.00 a Villa Appia Antica, nona edizione della manifestazione dedicata ai vini rosati fermi e mossi
(AGRA) – Il Parco dell’Appia Antica farà da sfondo, giovedì 8 luglio, alla nona edizione di Bererosa. Quest’anno i grandi vini rosati italiani si celebrano a Roma nei giardini di Villa Appia Antica (Via Pompeo Licinio 8) che ospiteranno l’evento totalmente all’aperto per consentire uno svolgimento più agile e in tutta sicurezza. Si inizierà alle ore 17.00 per continuare fino a mezzanotte.
Tante le aziende presenti (la lista su www.cucinaevini.it), per un totale di oltre 150 rosati in degustazione da accompagnare a street food. Una manifestazione che il pubblico romano ha sempre apprezzato, specialmente il target giovanile e femminile, evidenziando una tendenza globale che probabilmente la catena produzione-distribuzione-vendita non ha ancora colto appieno. In generale, nel mondo il vino rosa continua a scalare posizioni, ritagliandosi uno spazio non più marginale.
“La produzione mondiale di vino rosa – afferma Francesco D’Agostino, direttore di Cucina & Vini che organizza l’evento – vive una tendenza alla crescita come evidenziato dai dati. Basti pensare che nel 2002 valeva 22,4 milioni di ettolitri, pari all’8,5% del vino in generale, mentre nel 2019 ha registrato un volume pari a 23 milioni di ettolitri prodotti, ovvero il 9,9%, prendendo spazio quindi ai bianchi e ai rossi. Questo fenomeno per inseguire un consumo che valeva 19,6 milioni di ettolitri nel 2002 (8,4% del totale) e 23,6 nel 2019 (10,5% del totale di vino consumato). I maggiori consumatori sono i francesi, con oltre 8 milioni di ettolitri, seguiti dagli americani, a 3,5 milioni, e dai tedeschi che si aggirano sui 2 milioni. In quest’ottica l’Italia vive una dinamica in controtendenza: nel 2002 consumava 1,7 milioni di ettolitri, producendone 3,5, mentre nel 2019 a un calo produttivo, 2,3 milioni di ettolitri, ha corrisposto una contrazione dei consumi, scesi a 1,1 milioni di ettolitri. In sostanza l’Italia, pur rimanendo uno dei Paesi principi nell’export en rose, ha visto calare sia la produzione che il consumo interno (dati Observotoire Mondial du Rosé). Stupisce, invece, un dato relativo alla Francia che ha sempre anticipato fenomeni che puntualmente hanno in seguito coinvolto l’Italia: il consumo pro-capite di vino rosa da parte dei francesi ha superato i 15 litri l’anno nel 2019, contro i 2 litri degustati in Italia. Una differenza sensibile che mostra una minor crescita in Italia di quel fenomeno rosa che sta investendo da tempo i Paesi consumatori di vino. Una ricerca di Wine Intelligence rivela, infatti, una tendenza generale alla crescita nel numero dei consumatori di vino rosa, soprattutto tra il pubblico femminile e quello giovane: si pensi, per fare un esempio, al Regno Unito dove in poco più di un decennio si è passati dal 38% delle donne consumatrici di rosa nel 2007, al 58% del 2019. Parlando di giovani tra i 18 e i 34 anni, sempre in ambito UK, sempre nello stesso lasso di tempo, si passa dal 46% al 62%. Un incremento rilevante che trova conferma anche nei dati di consumo generali che registra, in Gran Bretagna, una crescita dal 30% al 50%. In realtà queste punte legate al segmento under 35 e a quello femminile contraddistinguono il consumo mondiale; un trend, lo dico con un certo orgoglio, che noi di Cucina & Vini avevamo intercettato da tempo anche sulla base delle esperienze maturate nelle varie edizioni di Bererosa”.
La proposta gastronomica di Bererosa 2021 va dai fritti della Bottega dell’Oliva ascolana, che direttamente da Ascoli Piceno porterà olive farcite e cremini, a una selezione di piatti di pesce, sia crudi che cotti, a cura dello chef Emanuele Paoloni, titolare di Salsedine, pescheria con gastronomia del quartiere Prati di Roma, mentre il pizzaiolo Giuseppe Di Pinto sfornerà pizze da abbinare ai tanti rosati in degustazione. E ancora i maritozzi gourmet de il Maritozzo Rosso di Trastevere, che declina in chiave salata il lievitato romano per eccellenza, e il caffè della torrefazione romana Fratelli Milano Italian Coffee.
Il costo del biglietto per Bererosa 2021 è di 20 euro: include calice e sacca porta bicchiere; ridotto per sommelier, 15 euro mostrando la tessera associativa in biglietteria il giorno dell’evento. Prevendita biglietti su http://shop.cucinaevini.it – informazioni: tel. 06/98872584; e-mail bererosa@cucinaevini.it
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