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Mele: produzione in lieve calo, ma aumentano i calibri
A livello europeo, secondo le stime di Prognosfruit, per il 2020 si attende un lieve calo intorno all’1%, dopo quello consistente del 2019
(AGRA) – Nel comparto delle mele la stagione 2019/2020 sarà ricordata per l’importante calo dei volumi sia a livello europeo che italiano e soprattutto per l’eccezionale e anomala situazione di mercato verificatasi con l’inizio dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia a livello mondiale. Quella appena iniziata, invece, sembra avere tutte le caratteristiche per essere una stagione di tenuta, contraddistinta da un ulteriore calo a livello europeo, ma con un recupero sul fronte dei calibri, che ritornano a livelli normali.
A livello europeo, secondo le stime diffuse da Prognosfruit, per il 2020 si attende un lievissimo calo intorno all’1%, che fa seguito a quello consistente del 2019.
“L’offerta, a livello europeo – commenta Walter Pardatscher, direttore generale del Consorzio, Vog – dovrebbe essere anche quest’anno in linea con il potenziale di consumo, aspetto sicuramente positivo. In Alto Adige le stime sono di un calo di circa il 7%, attestandosi su una produzione di circa 825.000 tonnellate, con una sostenuta crescita del biologico e un calo delle mele destinate all’industria”. Il Consorzio Vog prevede per le cooperative associate un raccolto di mele da tavola intorno alle 510.000 tonnellate, di poco inferiore rispetto a quello dello scorso anno con una contrazione del -3%, molto lontano dall’annata record del 2016 nella quale si superarono le 600.000 tonnellate.
Le prime mele raccolte anche quest’anno sono state le Gala, in anticipo rispetto al solito, tanto che già nella settimana di Ferragosto sono state commercializzate le prime pedane. La maturità e la colorazione si presentano buone, anche grazie al meteo registrato a luglio, contraddistinto da temperature ideali e con ottimo sbalzo termico tra il giorno e la notte. I calibri, rispetto al 2019, sono più grandi e in linea con la media di un anno normale, aspetto importante per mercati come l’Italia e la Spagna.
Nel dettaglio delle stime delle singole varietà, anche quest’anno Vog registra un calo delle Golden Delicious. “Come previsto e in linea con la nostra linea strategica a livello varietale – sottolinea il direttore del Consorzio – le Golden quest’anno retrocederanno a 87.500 tonnellate, quindi circa il 14,5% in meno rispetto al 2019, che già aveva registrato un calo produttivo del 15%. Le Gala, come negli ultimi anni, sono la prima mela del nostro gruppo a livello di volumi e quest’anno registrano una produzione intorno alle 125.000 tonnellate (+8%). In aumento anche Red e Granny, finora meno soggette rispetto all’anno scorso ai danni provocati dalla cimice asiatica”.
Per quanto riguarda le mele Club, crescono Pink Lady e Kanzi, aumentano mele più nuove e sempre più apprezzate dal mercato come Envy e Yello, per merito dell’entrata in piena produzione degli impianti messi a dimora negli ultimi anni secondo la pianificazione varietale programmata dal Vog.
Il raccolto biologico, quest’anno, con quasi 30.000 tonnellate, vede un’impennata del 40% rispetto al 2019. “Abbiamo in programma di arrivare a 1.000 ettari complessivi entro il 2022 – precisa Pardatscher – e stiamo procedendo in questa direzione, a conferma dell’interesse del Consorzio nei confronti della produzione biologica e biodinamica”.
Vog vede quindi con ottimismo la stagione appena iniziata. “Il mercato – conclude il direttore del Consorzio – è libero da giacenze che avrebbero potuto sovrapporsi al nuovo raccolto di mele fresche, quindi ci sono tutte le condizioni per lavorare senza intoppi in questa prima parte della stagione. Grazie ai nostri piani di programmazione varietale, siamo pronti a fornire ai nostri clienti e ai consumatori la mela giusta per ogni periodo dell’anno”.
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